lavoro occasionale

“Le attività occasionali restano presenti nelle imprese. Occorre una risposta rapida e concreta"

"Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi si aspettano una risposta efficace in grado di colmare il vuoto creatosi con l'abolizione dei voucher, uno strumento che rispondeva pienamente all'esigenza per le imprese di remunerare prestazioni saltuarie ed occasionali mentre oggi, dopo la loro eliminazione, non si trova un'adeguata alternativa in grado di consentire alle imprese di operare legalmente con semplicità. Non si può pensare che l'abolizione dei voucher porti come conseguenza l'eliminazione delle attività occasionali per cui era utilizzato, attività che restano presenti nelle imprese e per le quali occorre una risposta rapida e concreta": è il commento di Confcommercio sulla intricata questione dei voucher. "La vicenda dei voucher è stata paradossale: rappresentavano, infatti, solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia e i numeri dell'Inps confermano che la quasi totalità dei prestatori percepiva meno di 1000 euro l'anno, cifra ben lontana dalle remunerazioni di un lavoro continuativo, e circa il 70% di queste persone erano lavoratori non esclusivi, per i quali il voucherLAVORO 2 rappresentava una opportunità di ulteriore guadagno, non la fonte principale del proprio reddito. E' positivo quindi - conclude Confcommercio - prevedere subito un nuovo strumento pur rafforzato nei controlli e verificato attraverso la tracciabilità piena con una piattaforma dedicata, ma superando definitivamente l'equivoco di fondo per cui una prestazione occasionale, spesso imprevedibile, debba essere inquadrata in un rapporto di lavoro. Rimane però fondamentale rendere accessibile alle imprese di tutte le dimensioni, non solo fino a 5 dipendenti e con un tetto di 5000 euro annui per impresa, la possibilità di remunerare legittimamente quelle attività occasionali che oggi non hanno alternative efficaci".

Anche le principali Federazioni di settore che fanno capo a Confcommercio tornano a esprimere la propria preoccupazione per il vuoto normativo che si è venuto a creare in materia di lavoro accessorio. Per Federalberghi e Fipe l’abolizione dei voucher è un provvedimento non sufficientemente ponderato, preso sulla scorta di considerazioni politico-ideologiche che poco hanno a che vedere con la realtà delle imprese e del mondo del lavoro. Peraltro, alla vigilia del periodo estivo, specialmente nelle zone turistiche, ci sarà la necessità di far fronte a picchi di attività, non programmabili o inquadrabili in un rapporto di lavoro, e ancora mancano gli strumenti per rispondere a queste esigenze. Albergatori e pubblici esercenti auspicano che il Governo tenga fede agli impegni presi e assuma in tempi rapidi l'iniziativa per colmare il vuoto legislativo, garantendo a tutte le imprese la possibilità di accedere a questo importante strumento e creando inoltre le condizioni per un più agevole ricorso a strumenti già esistenti, come il lavoro intermittente.

“L'abolizione dei voucher ha messo le imprese di tutte le dimensioni nell'impossibilità di remunerare le prestazioni di lavoro saltuarie, spesso anche non programmabili, con strumenti che consentano di operare nella legalità e senza adempimenti burocratici tali da renderli inservibili”. FIDA, la Federazione dei dettaglianti dell'Alimentazione di Confcommercio evidenzia inoltre necessità di creare uno strumento tracciabile e di rafforzare i controlli.

 

 

 LINK LOGO UNIFIDI
 LINK LOGO PERFORMA
 LINK LOGO TERSERVIZI
 LINK LOGO EBTER
LINK LOGO 50PIU

Trasparenza e Progetti in Evidenza

 

 FOTO PULSANTE PUBBLICITA TRASPARENZA 120X100
IMMAGINE PULSANTE e Sardinia
IMMAGINE PULSANTE INTESA
IMMAGINE PULSANTE IMPRINTING
pulsanti Progetti
pulsanti Interreg

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Go to top