SARDEGNA 2

Un’infrastruttura fondamentale per il nord Sardegna.

Il 23 giugno sono stati finalmente inaugurati e aperti al traffico i primi lotti della strada a quattro corsie Sassari-Olbia.

Il tratto percorribile è lungo attualmente 23 chilometri, cui se ne aggiungeranno altri 4 entro il mese di luglio. Oltre a una maggiore sicurezza, dovrebbe già consentire una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 15 minuti.
Si prevede che la nuova strada sarà completata per intero nei primi mesi del 2018. L’asse viario, che collegherà le due aree più popolose ed economicamnte rilevanti del nord Sardegna, avrà una lunghezza di 80 chilometri e - secondo l’Anas - sarà la prima vera autostrada dell'Isola, destinata a un bacino potenziale di 200mila automobilisti.
Si tratta di un collegamento vitale per il nord Sardegna, in quanto sostituisce la SS 597. Il vecchio tracciato, a detta di molti, anche a causa di una percorrenza disagevole e spesso pericolosa, ha costituito un fattore di divisione più che di unione tra il sassarese e la Gallura. La nuova strada a quattro corsie consentirà invece di spostarsi con maggiore sicurezza, riducendo notevolmente i tempi di percorrenza, a una velocità massima di 110 km/h. Si calcola che ogni giorno vi potranno transitare fino a 23mila veicoli. Oltre ai capoluoghi la strada consentirà di rendere più facilmente raggiungibili e collegabili tra loro i due porti e i due aeroporti del nord Sardegna. In più si raccorderà alle principali arterie dell’isola: la Cagliari-Sassari, la Abbasanta-Olbia-Nuoro, e l’Orientale Sarda.
Sembra che i lavori procedano a un buon ritmo e tutti auspicano che il completamento possa concretizzarsi entro i tempi prospettati.

Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte anche il presidente di Confcommercio Nord Sardegna Patrizio Saba. A suo avviso la quattro corsie Sassari-Olbia "rappresenta una delle esigenze più sentite e una delle vertenze più lunghe e sofferte della comunità nord Sardegna, decisamente penalizzata dal punto di vista viario". Nessuno peraltro dimentica quanto la vecchia Sassari-Olbia sia costata in termini di vite umane: dal 1995 a oggi sono state più di 90 le persone che vi hanno perso la vita non tanto a causa dell’imprudenza quanto per le oggettive situazioni di pericolo insite nella conformazione della vecchia strada, resa insidiosa da incroci, visibilità ridotta nei sorpassi, asfalto scivoloso e tratti sconnessi.
Saba ritiene inoltre che una volta finita, la strada avrà effetti positivi anche sul turismo, "agevolando la mobilità dei flussi e creando i presupposti per una più ampia ricaduta degli effetti economici e sociali del turismo su tutto il territorio del nord Sardegna, anche in quelle località maggiormente distanti dai poli di maggior attrazione".
Durante la cerimonia inaugurale, aprendo alla circolazione i primi lotti, il Ministro dei trasporti Graziano Delrio ha tenuto a precisare che non si tratta dell’inaugurazione “di un pezzo di incompiuta”, sottolineando altresì “l’intento di dare piena fruibilità a una infrastruttura che ha un tempo di completamento ragionevole e serio”.
A sua volta, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ricordato la storia travagliata della nuova quattro corsie e ha sottolineato che “l’esigenza di una strada come questa nasce anche dalla domanda di civiltà e di diritto alla vita delle persone che viaggiano tra Sassari e Olbia. Questa è un’infrastruttura che ha un enorme valore nel mettere in sicurezza i cittadini.”
Tra le altre autorità, hanno partecipato all’inaugurazione anche l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la deputata Giovanna Sanna, il sindaco di Sassari Nicola Sanna e il sindaco di Olbia Settimo Nizzi.

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