I dati di maggio: Alghero stazionaria, un po’ a rilento la domanda nelle località del Golfo dell'Asinara.

 Non si può certo definire esaltante questo primo scorcio di stagione per gli alberghi dell’area nord ovest, che ha come poli di attrazione la Riviera del Corallo e le località del Golfo dell’Asinara. La rilevazione attuata dalla Federalberghi-Confcommercio provinciale su un campione piuttosto significativo di strutture ricettive ha infatti evidenziato una sostanziale tenuta ad Alghero e un calo inaspettato nelle altre località. Da tener conto, tuttavia, che stiamo parlando di maggio, un periodo che ha una sua indubbia attrattiva, ma non tale da determinare indici di riempimento delle strutture ricettive particolarmente elevati. E' perciò evidente che in seguito, nei mesi di maggior afflusso, si verificherà un incremento di tutti gli indicatori. In ogni caso le somme si tirano a fine stagione. E’ innegabile, tuttavia, che l’area del nord ovest, per quanto riguarda gli arrivi, stia ancora scontando in questo inizio di stagione le ripercussioni negative dovute alla cancellazione di alcune tratte sull’aeroporto di Alghero. Ovviamente si auspica da più parti un rilancio della struttura e gli occhi sono puntati sui nuovi programmi della società di gestione dello scalo, che ha peraltro annunciato anche di recente un rafforzamento dei collegamenti già dalla coda della Summer 2017.

Ma veniamo ai numeri della rilevazione sulle presenze turistiche, che ha coinvolto 32 hotel associati a Federalberghi che operano nelle principali località dell’area nord ovest: Stintino, Porto Torres, Sassari, Sorso, Castelsardo, Valledoria e ovviamente Alghero. Proprio per avere un quadro attendibile e obiettivo, la rilevazione è imperniata sull’indice riempimento degli alberghi. In altri termini sul rapporto tra i posti letto disponibili e quelli occupati durante il mese di maggio. Nel complesso sono stati presi a campione 4.517 posti letto giornalieri, 118.236 su base mensile, dei quali 76.911 su Alghero e 40.085 nelle altre località. Le strutture predette hanno registrato complessivamente 45.996 presenze (di cui 13.546 nazionali e 32.460 straniere, a dimostrazione che la domanda estera è meno condizionata dal fattore stagionale). La netta prevalenza delle presenze straniere è evidente soprattutto ad Alghero: queste sono infatti 27.740, più di tre volte le 8.533 presenze provenienti dal mercato nazionale. Invece, nelle località del Golfo dell’Asinara, la domanda estera (4.686 presenze) e quella nazionale (4.953 presenze) di fatto si equivalgono.
E’ comunque l’indice di utilizzazione, come si è detto, a fornire il quadro del calo o dell’incremento delle presenze negli alberghi. Un anno fa, nel maggio del 2016, le strutture ricettive oggetto di rilevazione avevano realizzato il 42,24% di utilizzazione. A maggio di quest’anno, invece, l’indice di utilizzazione scende al 38,89%. Si tratta quindi di un calo complessivo anche se non particolarmente marcato. Se andiamo, tuttavia, a scomporre questo risultato in base agli ambiti territoriali presi in esame, vediamo che Alghero denota un indice di utilizzazione pressoché stazionario (47,84% nel maggio 2016, 47,19% nel maggio 2017). E’ andata peggio, invece, nell’area del Golfo dell’Asinara, dove si passa dal 30,60% del 2016 al 24,05% del 2017, con un calo quindi di ben 6 punti percentuali.
Come leggere questi dati? Il presidente di Federalberghi-Confcommercio Stefano Visconti vede nel risultato di Alghero, migliore che nel resto del territorio, una conferma dell’impulso in termini di presenze di cui la Riviera del Corallo ha potuto avvalersi grazie al Giro d’Italia. “Ma evidentemente ciò non è bastato - secondo Visconti – per migliorare le performance del 2016 che comunque, stante l’indice di utilizzazione sotto il 50%, presentano notevoli margini di miglioramento”.
Sull’arco costiero del Golfo del’Asinara non era tuttavia previsto l’arretramento che si è verificato. E in parte sorprende, dato che nel 2016 quest’ambito territoriale aveva dato risultati migliori di Alghero per quanto riguarda l’aumento dell’indice di utilizzazione.
A ogni buon fine, guardando ai prossimi mesi, le aspettative degli albergatori sembrano orientate a un consolidamento dei risultati ottenuti nel 2016, in attesa che il potenziamento dei collegamenti aerei e l’apertura a nuovi mercati consenta di realizzare performance più soddisfacenti.