aereo in volo

Visconti, Federalberghi-Confcommercio: "Non più sostenibili ulteriori dilazioni"

 

Il presidente provinciale di Federalberghi Stefano Visconti ha lanciato un appello alla mobilitazione rivolto in particolare agli imprenditori del settore turistico e ai loro più stretti collaboratori, invitandoli a partecipare compatti alla manifestazione pubblica in difesa dell’aeroporto Riviera del Corallo che si tiene ad Alghero venerdì 7 ottobre, alle ore 15, nel piazzale de Lo Quarter (Largo San Francesco).
viscontiVisconti è convinto che la manifestazione - organizzata dal Sindaco di Alghero anche a nome del Tavolo di coordinamento che raggruppa amministratori locali, sindacati e vertici imprenditoriali - potrebbe essere l'anteprima di una protesta ben più radicale per salvaguardare l’aeroporto. “Una ribellione che oramai sembra inevitabile, dato che fino ad ora la strada del dialogo e del confronto non ha pagato. Troppe le resistenze, di variegata natura, incontrate a Cagliari” - dichiara Visconti, che ritiene importantissima la partecipazione, in blocco, di chi lavora nel comparto turistico, imprenditori in testa, meglio se accompagnati dai propri collaboratori.
“Il rischio è che, in attesa di un investitore privato che ad oggi non c'è, la proprietà SO.GE.A.AL. non consenta di fatto una gestione anche solo ordinaria dello scalo, con buona pace della prossima programmazione primavera-estate 2017. Per tacere di conclusioni ancora peggiori. Un rischio troppo grande per poter pensare di correrlo”.
Di qui la richiesta stringente che Visconti rivolge agli operatori interessati, chiedendo loro, per la prima volta, di partecipare alla manifestazione del 7 ottobre, “nonostante in passato la nostra Federalberghi-Confcommercio provinciale si sia mantenuta sempre lontana dalle piazze. Ne va del nostro futuro.”
Vero è che la misura è ormai colma. Occorre superare senza indugio la situazione di stallo e di incertezza in cui si trova ormai da due anni l’aeroporto di Alghero. “Ogni ulteriore ritardo rischia di costarci caro - sostiene Visconti - e soprattutto impedisce agli operatori del settore turistico ricettivo di attuare un programmazione efficace”.
L’insofferenza nasce dall’immobilismo dimostrato finora dalla Regione e anche dell’atteggiamento dilatorio dell’assessore ai trasporti Massimo Deiana. Quest’ultimo appare infatti determinato a subordinare la ricapitalizzazione della società di gestione dell’aeroporto Riviera del Corallo al parere preventivo dell’Ue e della Corte dei Conti. Un iter burocratico che, nella migliore delle ipotesi, per ammissione dello stesso Deiana, comporta dei tempi tecnici di attuazione non inferiori a cinque mesi.
Allo stato attuale, afferma Visconti, sono venuti meno gli ostacoli di natura tecnico-giuridica che impedivano l’intervento pubblico ai fini della ricapitalizzazione. Il ripristino del capitale sociale da parte di privati appariva fino a qualche giorno fa l'unica via percorribile dal punto di vista normativo. Il recentissimo decreto legislativo 175, il cosiddetto decreto Madia, entrato in vigore il 23 settembre, consente invece di prospettare uno scenario differente e apre la strada a un intervento di ricapitalizzazione totale della società di gestione dell'aeroporto da parte della Regione.
La Regione almeno in apparenza non si è tirata indietro e, tramite il presidente Pigliaru e lo stesso Deiana, ha manifestatosalire in aereo piena disponibilità al riguardo, ma poi, all’atto pratico, sembra voler condizionare l’adozione del provvedimento al nulla osta anticipato dell’Ue e della Corte dei Conti. Col risultato di espandere a oltranza i tempi di attesa e il rischio evidente di un’ulteriore perdita di funzioni e di operatività dello scalo algherese. E’ evidente che la soluzione dilatoria indicata dalla Regione va a discapito del turismo e dell’intero contesto economico territoriale. Già nei primi otto mesi di quest’anno il ‘Riviera del Corallo’ ha accusato un calo verticale del movimento passeggeri, perdendo 230.151 unità, pari al 20% in meno rispetto al corrispondente periodo del 2015. E le rilevazioni effettuate da Federalberghi parlano di un calo dell’indice di occupazione degli alberghi ad Alghero pari al 3%, quando nel resto dell’Isola si stima un incremento delle presenze turistiche attorno al 10%. Una divario quindi di 13 punti (ancora più ampia se si tiene conto del settore extralberghiero e dei servizi), che potrebbe allargarsi ancora qualora si posticipasse ulteriormente il ripristino della piena efficienza di una struttura vitale non solo per il turismo ma per la stessa mobilità dei residenti.

Che fare allora? Visconti evidenzia che occorre puntare alla rapida soluzione del problema, anche facendo leva sui pareri tecnico-giuridici di autorevoli esperti i quali sostengono che la ricapitalizzazione si possa attuare da subito tramite il ricorso alla semplice notifica all’Ue e alla Corte dei Conti, anziché all’acquisizione del parere preventivo degli stessi organismi. Ciò consentirebbe di velocizzare l’iter e accorciare notevolmente i tempi, di fatto insostenibili, prospettati dall’assessore Deiana.

Visconti chiede comunque una forte e convinta partecipazione alla manifestazione pubblica del 7 ottobre. E’ l’occasione per capire quali sono le strade percorribili e attuabili nell’immediato e per decidere insieme le azioni da assumere.

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