san teodoro

Si registra un incremento soprattutto in Gallura, mentre Alghero paga il taglio dei voli. Aumenta il traffico dei passeggeri nei porti.


Tutti gli indicatori parlano di un netto incremento del turismo nel nord Sardegna, ma non dappertutto. Cominciamo dalle note dolenti: se i dati rilevati a maggio, tutto sommato positivi, avevano indotto a sperare che il sistema alberghiero algherese potesse in qualche modo arginare il prevedibile calo di affluenza turistica determinato dalla falcidia dei voli, la rilevazione effettuata a giugno ha evidenziato invece un forte decremento delle presenze anche negli alberghi, quantificabile in un meno 9% rispetto alle presenze registrate a giugno 2015. Segno evidente che la cancellazione di importanti collegamenti con i principali bacini di utenza turistica della Riviera del Corallo, dopo aver colpito duramente a inizio stagione la redditività di B&B, ristorazione e servizi, ha avuto pesanti ripercussioni anche nel settore alberghiero. Il tutto in controtendenza rispetto agli incrementi di affluenza che si rilevano nel resto del nord Sardegna, soprattutto in Gallura, e in misura comunque soddisfacente nelle località del Golfo dell’Asinara.
Nel nord ovest calo complessivo e situazione disomogenea
Sono questi i dati più significativi che emergono dalla rilevazione del nostro centro studi, attuata nei comuni turistici del nord donna in spiaggia ritaglioovest dell’Isola su un campione pari al 30% del totale della ricettività alberghiera anche per quantificare l’incidenza della situazione di stallo in cui versa l’aeroporto di Alghero. Per quanto riguarda l’indice di utilizzazione delle strutture, complessivamente, si registra un calo del 4,6%. Tuttavia, se estrapoliamo il dato della sola Alghero, il calo è pari al 9%, mentre, se prendiamo in considerazione gli alberghi delle località del Golfo dell’Asinara, vediamo che questi registrano invece un incremento dell’8% sempre rispetto a giugno 2015. In sostanza, più ci si allontana dalla Riviera del Corallo e ci si avvicina alla Gallura, più le cose vanno meglio.
“Il comparto turistico non può sopportare a lungo situazioni di incertezza sui collegamenti - ha commentato il presidente territoriale di Federalberghi Stefano Visconti - e la drastica cura dimagrante somministrata allo scalo di Alghero da Ryanair sta creando evidenti ripercussioni negative sul sistema della ricettività alberghiera. La tappa del mondiale di Rally con base ad Alghero ha attenuato i contraccolpi che potevano essere ben più pesanti, infatti la riduzione delle presenze è iniziata soprattutto nella seconda metà del mese. E consideriamo che il segno meno sarebbe stato molto più vistoso senza il Fondo straordinario creato da Confcommercio Nord Sardegna, che ha consentito di attivare su Alghero nuovi collegamenti, supplendo in parte alle tratte sospese”.
Andamento soddisfacente in Gallura. 
Positiva invece, come si è detto, la situazione della Gallura. Anche se non è stata effettuata una rilevazione sull’indice di riempimento delle strutture alberghiere, l’incremento dei flussi turistici è reso più che evidente dai dati sul movimento passeggeri. Nel mese di giugno sono transitati presso l’Aeroporto di Olbia circa 343.000 passeggeri, il 13,4% in più (+ 40.984) rispetto allo scorso anno, merito anche dell’attivazione di 14 nuove rotte. Da notare l’incremento del traffico straniero, pari a più 17,5% su giugno 2015. Questi dati mettono ancor più in evidenza il calo verticale dei transiti nell’aeroporto di Alghero, dove da gennaio a fine giugno sono mancati 137 mila passeggeri. Se poi estrapoliamo il dato relativo ai viaggiatori stranieri, la flessione nel solo mese di giugno su Alghero è addirittura del 37,7%.
Incremento dei passeggeri nel sistema portuale.
Un altro indicatore fondamentale per valutare l’andamento del turismo è dato dal numero passeggeri nei porti del nord Sardegna. Nel porto di Olbia passa da 611.917 del periodo gennaio-giugno 2015, a 754.127 dello stesso periodo 2016, per un incremento del 23.24%. In aumento del 30.4% anche le auto e i camper al seguito che, da 201.342 del 2015 passano a 262.546 del 2016.
Bene anche Golfo Aranci: con un incremento del numero delle corse delle navi, che passano da 427 a 473 (+10.77%), aumentano anche i passeggeri: da 116.568 del 2015 a 143.935 del 2016, pari al 23.48%. Salgono del 13.4% i veicoli alONDA 1 seguito trasportati (da 38.613 a 44.943).
Stesso trend positivo di crescita anche per lo scalo di Porto Torres, dove il numero delle navi in movimento sale del 33.8% (760 del 2016 contro 568 dello stesso periodo gennaio-giugno 2015). Crescita che si riflette anche sul numero dei passeggeri in arrivo e partenza, che passano da 194.128 del 2015 a 246.501 dell'anno in corso, l'equivalente del 27%. Quasi al 29% in più anche le auto al seguito, che passano da 60.376 del 2015 a 77.802 del 2016. Questi dati fanno ritenere che l’incremento degli sbarchi nel porto turritano abbia sopperito in parte al brusco calo dei passeggeri nell’aeroporto di Alghero, che, altrimenti, avrebbe causato una flessione delle presenze turistiche ancor più netta e vistosa.
Complessivamente la portualità del nord Sardegna, nel primo semestre 2016, ha movimentato in arrivo e in partenza 1.144.563 passeggeri, con un più 24,06% rispetto allo stesso periodo del 2015 (Fonte: Autorità portuale).

Tutto sommato, sulla base dei dati evidenziati, si può quindi ritenere che la stagione turistica 2016 per il nord Sardegna farà registrare un buon incremento, con l’eccezione di Alghero, che si spera possa ricuperare le perdite del primo semestre durante il prosieguo della stagione. I numeri positivi non devono però indurre a facili entusiasmi: la Sardegna è ancora ben lungi dal realizzare tutte le potenzialità di sviluppo nel campo del turismo e quest’anno si è avvalsa di alcuni fattori contingenti che l’hanno avvantaggiata. Le crisi in atto in molti Paesi del Mediterraneo fanno preferire vacanze sicure. E’ venuta meno per evidenti motivi la concorrenza di destinazioni come ad esempio la Tunisia, la Turchia e l’Egitto, per cui i tour operator hanno spostato non pochi turisti in Sardegna. Continueremo perciò ad attivarci per fare in modo che l’aumento dei flussi turistici da casuale e aleatorio diventi stabile e strutturale.

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