Gianni Russo, presidente del Consorzio del Golfo: “Avviare il dialogo con le istituzioni coinvolte”

Il sito della Regione Sardegna ha dato notizia del sopralluogo svolto il 15 luglio sull’isola dell’Asinara dall’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, che si è incontrata con gli esponenti dell’Ente Parco e con il direttore generale del Ministero dell’Ambiente Maria Carmela Giarratano.

A parere dell’assessore, per dare finalmente il via allo sviluppo del Parco dell’Asinara occorre un nuovo modello di governance che metta insieme gli attori regionali e quelli nazionali. "La programmazione sui diversi progetti - ambientali per biodiversità, storico-culturali sulle carceri e naturalmente turistici - ha necessità di una integrazione e di una visione complessiva mai realmente concretizzata fino a oggi.”

E’ senz’altro apprezzabile che il Parco dell’Asinara sia di nuovo oggetto di attenzione e che la Regione e lo Stato comincino a dialogare e a porre in essere le sinergie necessarie per favorire la piena valorizzazione di questa importante risorsa.
Quello che lascia perplessi, al momento, è però la carenza di valutazioni e di obiettivi circa la funzione del Parco come fattore di sviluppo economico e come attrattore turistico in grado di esercitare un forte impulso su tutta l’area costiera del nord ovest.
Tale è il punto di vista di Gianni Russo, presidente del Consorzio Golfo dell’Asinara, organismo costituito nell’ambito di Confcommercio che raggruppa gli operatori economici di quest’ambito territoriale.
“A quasi due decenni dalla sua istituzione – sostiene Russo – il Parco non è mai decollato o, quantomeno, non ha dato se non in minima parte i risultati auspicati. Finora non si è riusciti a cogliere appieno le opportunità legate alla valorizzazione e utilizzazione produttiva di questa risorsa. Ci si attendeva, infatti, che il Parco imprimesse un forte slancio al turismo e a tutta l’economia locale.”
Ad avviso di Gianni Russo, l’Asinara potrebbe costituire il marchio unificante e l’elemento vincente dell’offerta turistica delle località del Golfo e del relativo entroterra. Per di più è finora mancato un più attivo coinvolgimento delle componenti imprenditoriali nelle politiche di programmazione della risorsa.
“Ritengo che non sia sufficiente istituire un Parco - afferma Russo – il Parco bisogna ‘farlo’ e renderlo godibile e fruibile, fatti salvi gli opportuni accorgimenti di salvaguardia ambientale. E fare un Parco significa farlo funzionare davvero su due versanti: quello della protezione della natura, del paesaggio e della cultura locali e quello, non meno importante, della promozione dello sviluppo socio-economico delle comunità che ci vivono attorno. Soprattutto, fare un Parco significa vincere la grande sfida di rendere non solo compatibili, ma addirittura sinergici tra loro i due tipi di obiettivi enunciati”.
In qualità di presidente del Consorzio Golfo dell’Asinara, Gianni Russo intende perciò avviare, d’intesa con gli esponenti delle categorie turistiche della Confcommercio, un confronto con le istituzioni coinvolte nella gestione del Parco per stimolare una maggiore attenzione ai risvolti economici e imprenditoriali che vi si connettono e che possono aprire per il territorio interessanti prospettive di sviluppo.
In tale ottica, gli operatori economici non possono più restare alla finestra, ma necessitano di un maggiore coinvolgimento per poter dare un contributo alla progettualità e alle iniziative finalizzate alla valorizzazione turistica del Parco.