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Fiva-Confcommercio contesta il provvedimento che genera confusione e incertezza

La Federazione Italiana Venditori Ambulanti (FIVA) aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, ha diffuso una nota sul cosiddetto decreto “Milleproroghe”, deliberato a margine del Consiglio dei Ministri il 29 dicembre scorso, dando il via libera al rinvio, ormai certo, delle scadenze previste dalla Intesa in Conferenza Unificata 5 luglio 2012.

Lo slittamento, addirittura quadriennale, delle scadenze delle concessioni costituisce una mossa senza precedenti.
Rimettere in discussione, oggi, l’Intesa del 2012 (!) sui criteri di riassegnazione delle concessioni di posteggio su area pubblica, e forse anche la loro durata e i criteri di selezione, ha il sapore di uno sgarbo non solo istituzionale per la Federazione. Che ha fatto del confronto leale e dello spirito di collaborazione, in difesa delle aziende del settore, il principio ispiratore di 5 anni di politica sindacale.
Ad oggi centinaia di Comuni in tutto il Paese hanno emesso i bandi di assegnazione e si preparano a gestire la delicata fase di transizione dal vecchio al nuovo sistema. È con stupore e rammarico quindi, ma anche con la determinazione a non lasciarsi stritolare da meccanismi di cui non si vede la razionalità, che si prende atto che potrebbe essere giunto al termine un percorso di condivisione. 
Non abbiamo mai smesso di sostenere che l’Intesa rappresenta il miglior punto di equilibrio fra le esigenze delle imprese e la necessità dell’applicazione della Direttiva Servizi. Ci risulta quindi assolutamente oscuro, oggi, questo rinvio in extremis da parte del Governo. Che ha trovato l’opposizione ferma, negli ultimi giorni e settimane, di molte Regioni. 
Le uniche conseguenze certe del rinvio contenuto nel “Milleproroghe” sono, nell’immediato, la confusione e l’incertezza più totali. Quello che non è in dubbio è la indisponibilità della Federazione a gettare a mare il lavoro di un lustro, o a cedere a scorciatoie che si riveleranno dei vicoli ciechi. Restano – e devono restare – assolutamente aperti i canali di mediazione in sede di lavoro parlamentare: il “Milleproroghe” non può essere convertito nella forma in cui è stato emanato.logo fiva 1

 

 

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