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Presentato dal ministro del turismo, punta all'innovazione e a ridare slancio al settore

Dario Franceschini, riconfermato ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ha presentato venerdì 16 dicembre al Consiglio dei Ministri il Piano Strategico del Turismo 2017-2022: si tratta di 100 pagine dove sono delineate le priorità dei prossimi 6 anni per valorizzare un settore che vale 171 miliardi di euro attraverso 4 obiettivi fondamentali:
• diversificare l’offerta turistica
• innovare il marketing del brand Italia
• accrescere la competitività
• migliorare la governance del settore.
Il Piano, nato dal confronto tra ministeri, Regioni, Anci, sindacati e associazioni di categoria, è stato già approvato dal Comitato Permanente per la promozione del turismo e dalla Conferenza Stato-Regioni. Sarà ora trasmesso alle Costume of orgosolocommissioni parlamentari di Camera e Senato per il relativo parere.
“È un documento di svolta che rafforza l’idea dell’Italia come museo diffuso e individua nel turismo, sostenibile e di qualità, uno strumento per il benessere economico e sociale di tutti” ha sottolineato Franceschini. “Nel 2016 gli arrivi internazionali sono cresciuti del 4,3% e anche per il 2017 si conferma un trend di crescita superiore al 4%: la previsione a fine anno degli arrivi internazionali nel 2016 è abbondantemente superiore ai 60 milioni” ha dichiarato il ministro. “Il Piano permette di delineare le azioni concrete per governare in maniera intelligente e sostenibile la crescita del turismo in Italia nei prossimi anni”.
Il Piano parte dalla considerazione che la capacità competitiva dell’Italia nel mercato internazionale del turismo è largamente al di sotto delle sue potenzialità. L’Italia si trova così sopravanzata nelle graduatorie di competitività da paesi con un patrimonio culturale, naturale e territoriale certamente non superiore al nostro. Le motivazioni di un Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia risiedono quindi nella necessità di recuperare terreno sul piano dell’innovazione, delle tecnologie digitali, della valorizzazione del patrimonio e del nostro territorio, del rapporto qualità/prezzi, del marketing.
Questo strumento di programmazione serve a dare all’Italia del turismo una cornice unitaria nell’ambito della quale tutti gli operatori si possano muovere in modo coerente, migliorando le politiche sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta.
Obiettivi
Il Piano promuove una visione declinata in quattro macrobiettivi: innovare, specializzare e integrare l'offerta nazionale: realizzazione, in collaborazione con le Regioni, del primo Catalogo dei prodotti e delle destinazioni italiane. ProgettinuraGHE innovativi di formazione delle guide del patrimonio storico e culturale con gli attrattori enogastronomici. Creazione di forme di percorrenza alternative (vie e cammini). Potenziamento dell'attrattività del sistema dei Siti Unesco e delle città della cultura. Incentivi alla fruizione responsabile di contesti paesaggistici diffusi anche attraverso il recupero a fini di ricettività di qualità del patrimonio demaniale dismesso quali fari, case cantoniere e stazioni. Trasformazione dei grandi "landmark" italiani del turismo balneare e delle grandi città d'arte in "porte di accesso" ad altri territori emergenti, dalla grande capacità attrattiva ancora non espressa. Accrescere la competitività del sistema turistico: intermodalità tramite collegamento dei nodi dell'Alta velocità con le destinazioni di città d'arte tramite trasporto su gomma; valorizzazione delle ferrovie storiche in percorsi turistici; rifinanziamento del tax credit ristrutturazione per i prossimi tre anni; semplificazione e armonizzazione del sistema normativo; promozione dell'innovazione e della digitalizzazione. Sviluppare un marketing efficace e innovativo in collaborazione con Enit con il progetto "Porte d'Italia" che valorizza gli hub di ingresso al paese tramite strumenti di comunicazione, tra cui il WIFI unico nazionale. Particolare attenzione sarà dedicata alla valorizzazione dei Siti Unesco, grazie anche ad alcuni gemellaggi con i siti cinesi. Realizzare una governance efficiente e partecipata per elaborare il Piano e le politiche turistiche : realizzazione di cruscotti previsionali con utilizzo di Big Data di andamento del settore, in accordo con Istat, Regioni e Enit. Le azioni previste dal Piano si basano su tre principi trasversali, declinati in ogni ambito: sostenibilità, innovazione e accessibilità.

Il documento integrale è disponibile sul sito www.beniculturali.it.

Nello stesso sito è disponibile anche un sommario che mette in evidenza in modo schematico i punti salienti del Piano.

 

 

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