INCONTRO CON ASS.RE A.MORO 16.01.2023

Lunedì 16 gennaio 2023 la Dirigenza della Confcommercio Nord Sardegna, che rappresenta il 52% delle imprese del terziario di mercato, vale a dire delle attività imprenditoriali del commercio, del turismo, dei servizi e delle libere professioni, oltre che l'80 % del PIL del Nord Sardegna, ha incontrato l'Assessore Regionale ai Trasporti, Antonio Moro, per un approfondimento sui temi inerenti la Continuità Territoriale e l'Accessibilità dell'Isola.

A questo primo importante incontro presieduto dal Presidente della Confcommercio Nord Sardegna, Sebastiano Casu, seguiranno approfondimenti tecnici alla presenza degli Enti preposti per una valutazione di studi recenti in materia di mobilità, come quello che Confcommercio ha recentemente presentato alla Commissione Insularità della Regione Sardegna, dove esprime il proprio modo di intendere il tema della Continuità Territoriale strettamente correlato all'Accessibilità Interna dell'Isola.

Durante l’incontro sono stati presentati alcuni dati su diversi punti cruciali in tema di trasporti:
1) - In un moderno modello di connessione è opportuno facilitare (rispetto allo stato attuale) ad ogni sardo la possibilità di raggiungere da ogni parte dell'Isola i grandi Centri e i servizi di livello superiore (Amministrativi, Culturali, Commerciali) oltre le porte di accesso ed uscita dell'Isola (Porti ed Aeroporti) anche al fine di evitare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne attualmente in atto.
Con questi obbiettivi il sistema infrastrutturale ed i rispettivi vettori del trasporto pubblico devono essere competitivi rispetto al mezzo privato in termini economici e di tempi di percorrenza. Ciò implica che a livello territoriale sia garantita una migliore accessibilità con interventi infrastrutturali (ferroviari/stradali) che garantiscano la facilità di scambio da una modalità all’altra attraverso la realizzazione di moderni centri di interscambio.
2) - La rete ferroviaria principale, gestita da RFI, ed i rispettivi vettori devono garantire tempi di percorrenza che consentano di raggiungere Cagliari da Sassari in 2h (come peraltro già sperimentato nel 2008) e Sassari da Olbia in meno di 1h così come previsto da oltre 20 anni dai Piani Commerciali della stessa RFI e dai vari Accordi di Programma Stato-Regione. A completamento di questa rete di 1° livello va aggiunto il collegamento, oggi a scartamento ridotto, della città di Nuoro con Macomer e quindi con tutti i Poli Regionali, effettuando il passaggio di gestione da ARST ad RFI.
3) - La Rete complementare ARST di 2° livello (meglio nota come Scartamento Ridotto) destinata al Trasporto Pubblico Locale deve, cambiando la sua funzione originaria, diventare un moderno sistema di Tram-Treno che, a differenza di quello RFI, effettua la penetrazione urbana mettendo in facile correlazione i poli di un Sistema di Area Vasta. Tale sistema è alla base di tutte le città metropolitane in quanto consente allo stesso mezzo di comportarsi da Tram nelle aree urbane, procedendo alle velocità imposte dal Codice della Strada, inclusi i tempi di fermata (30 kmh), eliminando, ad esempio, i fastidiosi passaggi a livello di Olbia e comportarsi da Treno nei tratti extraurbani procedendo alle velocità consentite dai tracciati (80/90 kmh).
Un tipico esempio è stato realizzato a Cagliari sulla tratta Piazza Repubblica-Settimo San Pietro e sulla tratta Cittadella Universitaria-Settimo San Pietro, dove si utilizza in continuità il tracciato urbano con quello ferroviario elettrificato, come d’altronde avviene nel breve tratto sassarese in direzione Sorso.
Per garantire il miglior livello di intermodalità sarà indispensabile prevedere Hub periferici della Rete come poli di interscambio modale (es: Sorso, Alghero, Porto Torres).
Tale sistema, che viene citato a più riprese nei Piani Regionali di Sviluppo per le due aree metropolitane di Cagliari e Sassari, ma applicabile anche per l'area Vasta di Olbia, nella tratta ferroviaria Golfo Aranci-Olbia Centro-Aeroporto Costa Smeralda e alla città di Alghero, con una penetrazione urbana di 4 Km dalla attuale stazione ferroviaria sino a Calabona, mettendo in rete un asse densamente popolato (Alghero-Sassari-Sorso). Non è chiaro perché tale linea programmatica della Regione trovi veloce e crescente applicazione a Cagliari e, invece trovi intoppi e fraintendimenti, impedendone lo sviluppo, a Sassari.
4) Idrogeno
Oggi ci ritroviamo in una situazione paradossale, negli anni e sino ala stesura del PNRR sono stati previsti finanziamenti per l'elettrificazione della linea per Sorso, la realizzazione della bretella per l'aeroporto a completamento del Sistema di Metrotranvia, ma non sono stati utilizzati.
L'arrivo dei finanziamenti per la "sperimentazione" dell'idrogeno cancellerebbe tutti gli interventi di programmazione previsti e quelli per portare a realizzazione l'intero sistema di rete, riportando, o meglio, mantenendo uno status quo del sistema Treno che in prospettiva ha dimostrato già nel 2016, con l'acquisto di nuovi treni più performanti come comfort, di non fare crescere la domanda di trasporto sulla Sassari-Alghero, individuando la necessità di un cambio di paradigma che , invece, si raggiungerebbe col Tram-Treno proprio grazie alle penetrazioni urbane.
Mentre gli organi di Stampa locali titolano all'innovazione dei treni ad idrogeno, assistiamo a un crescente allontanamento dall'uso di un tale sistema di alimentazione da parte di Ferrovie dello Stato che giudica l'idrogeno per trazione "economicamente non sostenibile", come evidenziato da Arera attraverso uno studio di Snam e Terna, che spostano l'orizzonte dell'idrogeno per trazione al 2030, con obiettivo il 2050. Ma siamo davanti a importanti cambi di direzione su questo tema anche in Germania e altre importanti realtà europee dove tale processo di conversione era già in atto, anche alla luce di dati tecnici sul rendimento di tale sistema di alimentazione. L'efficienza dell'energia dal luogo di produzione “alla ruota” del treno è del 75% nella tradizionale alimentazione elettrica, intorno al 65% nel caso di batterie con ricarica intermedia e solo del 25-30% nel caso della trazione a idrogeno.

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