CONFCOMMERCIO 2022

Un nuovo decreto del Governo impone l’obbligo della certificazione verde “base” per accedere in attività commerciali e di servizio alle persona. Confcommercio: “attenzione agli impatti organizzativi, chiediamo un confronto urgente”. Da oggi “super green pass” anche per alberghi e ristorazione all’aperto.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 5 gennaio scorso un nuovo decreto legge per 'rallentare' la curva di crescita dei contagi. Due le misure principali: l’obbligo vaccinale per gli over 50 e l’estensione dell’obbligo di “green pass” per accedere alle attività di servizio alle persone. Nel dettaglio, per entrare in centri commerciali e negozi (dal primo febbraio) e parrucchieri ed estetisti (dal 20 gennaio, vedi le scadenze da ricordare) servirà il certificato verde “base” (quindi ottenibile anche con tampone). Sempre dal primo febbraio servirà anche per uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari. Quanto all'obbligo del vaccino, varrà fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo sei mesi. Per i contravventori è prevista una sanzione di 100 euro. Dal 15 febbraio, inoltre, gli stessi over 50 potranno andare al lavoro solo con il “super green pass” sia nel pubblico che nel privato. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro, chi non ha il certificato verde rafforzato sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato". Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. Le sanzioni, in questo caso, vanno da 600 a 1.500 euro.
Confcommercio: “attenzione agli impatti organizzativi, chiediamo un confronto urgente”

“Vaccini e green-pass stanno sorreggendo resistenza e ripartenza delle attività e va evitato, ad ogni costo, che pandemia e crisi economica inneschino una pericolosa emergenza sociale. Ma scelte impegnative richiedono attenta e precisa programmazione e preparazione. In riferimento alle nuove disposizioni che estendono l’obbligo di green-pass ordinario anche per l’accesso a tutte le attività commerciali, fatte salve le “eccezioni” che verranno individuate per il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, occorrerà, dunque, contenere l’impatto organizzativo di un improprio ruolo di controllo e verifica da parte degli esercenti”: questo il commento di Enrico Postacchini, componente di Giunta di Confcommercio con incarico per Commercio e Città.

“Si ripropone inoltre il problema, già sperimentato nel ciclo dei provvedimenti emergenziali di sospensione o limitazione delle attività, della concreta individuazione delle ‘eccezioni’ e delle ‘esigenze essenziali e primarie’ con il connesso rischio di scelte contraddittorie o discriminanti. Infine – conclude Postacchini - si rafforza la necessità e l’urgenza di misure di sostegno per le imprese colpite dalla recrudescenza della pandemia, a partire dalle imprese della filiera del turismo e dall’esigenza di un nuovo ciclo di ‘cassa Covid’ con efficacia retroattiva dal primo gennaio. Al Governo, chiediamo, dunque, un confronto urgente”.

Federmoda: “il green pass evita le chiusure, ma servono aiuti”
L'introduzione del green pass base dal primo febbraio per l'ingresso dei negozi è una decisione "necessaria decisione per contenere la diffusione del virus, ma soprattutto per scongiurare eventuali futuri scenari di chiusura dei negozi". Serve però attenzione per il settore dell'abbigliamento introducendo crediti d'imposta per le giacenze del magazzino. Questo il commento di Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.

"È una scelta che risponde alla necessità di contrastare la diffusione dei contagi e che, come avevamo richiesto a seguito delle chiusure dello scorso anno, evita anche nuove chiusure alle nostre attività. I negozi di abbigliamento, calzature e pelletterie - prosegue Borghi -sono stati tra le pochissime attività che hanno subito la chiusura forzata durante i precedenti lockdown per ben 138 giorni, pari al 35% della loro capacità lavorativa, senza peraltro ottenere alcun tipo di attenzione, nonostante abbiano dovuto far ricorso a politiche di riduzione dei prezzi per non avere troppe rimanenze nei magazzini".

"Per questo - conclude il presidente di Federmoda - serve attenzione a un settore già gravemente compromesso e che stenta a ripartire. Chiediamo al Governo crediti d'imposta per le giacenze di magazzino del commercio moda, ad oggi inspiegabilmente concessi esclusivamente all'industria della moda".

Gelmini: "discoteche, alberghi, turismo, presto nuovi ristori"
"La veloce diffusione della variante Omicron ha costretto il governo a varare, nelle scorse settimane, nuove restrizioni per tentare di arginare i contagi. Queste misure hanno avuto un impatto innegabile su alcuni comparti economici. Basti pensare alle discoteche, agli alberghi, al settore turistico in generale. Ma rassicuriamo queste categorie di imprenditori e di lavoratori. L'esecutivo è pronto a intervenire, in tempi brevi, per approvare un piano ristori che vada, in modo preciso, a risarcire coloro che hanno subito i maggiori danni". Lo ha affermato Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

Dal 10 gennaio “super green pass” anche per alberghi e ristorazione all’aperto

Il Consiglio dei ministri aveva già approvato il 29 dicembre dello scorso anno un altro decreto legge che contiene una nuova “raffica” di misure per contrastare il fortissimo incremento di nuove infezioni da Covid-19. In particolare si interviene estendendo l’obbligo di green pass rafforzato (il “super green pass” che si può ottenere con il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione), sulle quarantene per i vaccinati e sulle capienze negli impianti sportivi. Vediamo il contenuto in sintesi.

Green Pass Rafforzato
Dal 10 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza viene esteso l’utilizzo del “super green pass” a:

alberghi e strutture ricettive;
feste nell’ambito di cerimonie civili o religiose;
sagre e fiere;
centri congressi;
servizi di ristorazione all’aperto;
impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici;
piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
centri culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto;
tutti i mezzi di trasporto, compreso quello pubblico locale o regionale.
Quarantene

Chi ha avuto contatti stretti con persone positive non deve stare in quarantena se:

il contatto è avvenuto entro 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario (le prime due dosi). Se i 120 giorni sono passati e si è in attesa della dose booster i giorni di quarantena scendono da 7 a 5 (vedi la circolare del Ministero della Salute);
il contatto è avvenuto entro 120 giorni dalla guarigione;
ha ricevuto la dose di richiamo.

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